La cultura e la vita sessuale dei pompeiani è un aspetto importante della vita quotidiana dei romani. Se agli uomini era permesso avere rapporti sessuali con chiunque (ad eccezione della moglie di un altro uomo) alle donne invece ciò era permesso solo con i loro mariti. Sia gli uomini che le donne che lavoravano come prostitute a Pompei erano schiavi, questi dovevano essere registrati presso le autorità locali e pagare le tasse con i loro guadagni, perché era considerata un’attività legale. In uno dei tanti bordelli di Pompei, non era raro vedere giovani donne seminude che servivano cibo e vino, i muri pieni di graffiti e dipinti erotici per mostrarti le posizioni sessuali e il relativo costo. Sappiamo che anche il gioco d’azzardo era popolare a Pompei a causa di una serie di affreschi trovati in diverse cauponae (l’equivalente romano dei pub o dei bar moderni). Questi mostrano antichi pompeiani seduti attorno a speciali tavoli da gioco conosciuti come “tabula lusoria”. Realizzati in marmo o pietra, questi erano incisi con 36 simboli, ei giocatori dovevano tirare tre dadi diversi per muovere i loro pezzi. Oltre ai dipinti che mostrano i giochi in azione, sono stati recuperati un gran numero di dadi. Il gioco d’azzardo è un tema comune che attraversa tutta la storia dell’umanità.

• Ticket d’ingresso con accesso prioritario
• Guida Autorizzata

• Guida Autorizzata Regione Campania
• Ticket d’ingresso con accesso prioritario
  
• Non adatto a famiglie con bambini
  
• Trasporto pubblico nelle vicinanze

• Percorso Non Accessibile a disabili in carrozzella

• Prenotabile fino a 12 ore prima del tour

• Disponibile anche in altre lingue

Foro, Terme, Affresco del Priapo nella casa dei Vetti, Simboli fallici apotropaice lungo la strada e presso le insegne delle botteghe, Thermopolio, Taverna, Quartiere a luci rosse, Calchi di gesso degli amanti, Casa e graffito degli Amanti, Teatri.